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CORSO DI FILOSOFIA MORALE (1962-1963)
di JANKELEVITCH VLADIMIR; DELOGU A. (CUR.)
Stato Editoriale
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- Titolo: CORSO DI FILOSOFIA MORALE (1962-1963)
- Sottotitolo: BRUXELLES 1962- 1963
- Autore: JANKELEVITCH VLADIMIR; DELOGU A. (CUR.)
- Illustratore: 0
- Editore: CORTINA RAFFAELLO
- Collana: SAGGI
- Anno: 2007
- ISBN: 9788860301147
- Pagine: 235
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 170 FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
Classificazione CEE
- HPQ ETICA E FILOSOFIA MORALE
- HPCF FILOSOFIA OCCIDENTALE: DAL 1900
Jankélévitch conferma in questo "Corso" la fecondità di un pensiero che parla di morale senza cadere nel moralismo, scava nei concetti evitando il concettualismo e coniuga il dovere con l'amore, muovendo dall'importanza che l'intenzione e la volontà hanno nell'esperienza morale. Né Husserl né Heidegger ma Pascal e Tolstoj sono i riferimenti dell'autore, filosofo laico ma attento alla lezione dei mistici, oltre che a quella dei classici (Platone, Aristotele, Agostino). Queste lezioni sono esemplarmente indicative della ricchezza spirituale che la filosofia può dare all'individuo.
Jankélévitch conferma in questo Corso la fecondità di un pensiero che parla di morale senza cadere nel moralismo, scava nei concetti evitando il concettualismo e coniuga il dovere con l’amore, muovendo dall’importanza che l’intenzione e la volontà hanno nell’esperienza morale. Né Husserl né Heidegger ma Pascal e Tolstoj sono i riferimenti dell’autore, filosofo laico ma attento alla lezione dei mistici, oltre che a quella dei classici (Platone, Aristotele, Agostino). Queste lezioni sono esemplarmente indicative della ricchezza spirituale che la filosofia può dare all’individuo, in un tempo in cui la ricchezza cui si guarda è di tutt’altro genere.